Oggi vorrei parlarti di credenze limitanti.
Cosa sono? Sono tutti quei pensieri che ti frenano dal raggiungere i tuoi obiettivi, non pensieri qualunque: quelli che ti fanno stare male e che intaccano anche il livello di autostima che hai.
Ti faccio un esempio: non posso uscire senza i miei bambini perché loro hanno bisogno di me.
Classica credenza che attraversa tutte noi mamme.
Quante volte soprattutto quando diventi mamma pensi di non poterlo davvero fare?
Ricordo perfettamente la sensazione che ho provato la prima volta che sono uscita senza mio figlio quando era appena nato: ovviamente per andare al supermercato ahahaha
È stata di vuoto, si! Mi sentivo vuota e male.
Per non riprovare questa sensazione ho evitato di rifarlo per un po’. Poi ci ho riprovato per andare a cena con mio marito e per andare dal parrucchiere.
C’era sempre quella strana sensazione di mezzo, anche perché allattavo, ma la verità era che avevo pensato anche che volevo fortemente un minuto da sola con me stessa.
Che brutta madre…pensavo tra me e me.
Ecco..sono certa che ti risuonano queste parole perché è davvero una sensazione comune.
Ma la verità è che con il tempo ho scoperto 3 cose:
Se io esco e i miei figli stanno con altre persone, hanno la possibilità di stringere dei bellissimi legami con altre persone oltre me, e, guarda un po’, sopravvivono! Stanno benone anzi spesso sono più rilassati…più “bravi” (pedagogiste vi chiedo scusa…virgoletto di proposito)
Se io esco e sto da sola con me stessa torno a casa più serena, perché la vita da madre non è“sacrificio per l’altro”, ma è stare bene con me stessa per stare bene con gli altri
Pensare a me stessa, alla mia salute mentale è la priorità su tutto, nonché l’unico modo di essere felici, nonostante le evidenti difficoltà e l’incredibile solitudine di una madre
Convincerti di questi 3 punti e schermarti contro il giudizio delle persone è la strada più sostenibile per essere la donna e la madre che vuoi essere per i tuoi figli e per te stessa.
Facciamo un passo indietro:
Le abbiamo chiamate credenze limitanti perché ci limitano, limitano la nostra azione, ma perché le chiamiamo credenze?
Perché sono diffuse.
Sono diffuse nella nostra società, infatti spesso ad etichettarci come cattive madri sono proprio le persone attorno a noi, prima ancora che noi stesse.
L’idea che essere madri implichi sacrificio, totale dedizione, annullamento è fortemente radicata nelle nostre madri, nonne, zie, amiche.
“I figli piccoli sono delle mamme” e da qui nasce un disastro, frutta e colpa del patriarcato (lo so che oggi è di moda dirlo, ma è vero, molte delle problematiche che le donne affrontano in maternità sono colpa del patriarcato)
Cosa possiamo fare per affrontare queste credenze?
Prima di tutto bisogna individuarle.
Chiediti dunque, rispetto all’obiettivo di avere un po’ di tempo per te stessa:
Cosa pensi della tua capacità di raggiungere questo obiettivo?
Cosa pensi di ciò che è venuto fuori nella domanda precedente?
Cosa ti ha trattenuta fino ad ora dall’uscire da sola e stare un po’ di tempo con te stessa?
Una volta individuato un pensiero che più di tutti ti frena dall’uscire da sola, chiediti:
Questo pensiero che ti blocca è davvero così reale? Poniamo il caso tu stia pensando che tu creda che il bambino piangerà tutto il tempo, come fai ad esserne certa? Lo hai mai lasciato e hai constatato questa difficoltà del bambino?
Se questo pensiero che ti blocca non è razionale, prova a sostituirlo:
Quali cose belle potresti vivere se uscissi prendendo coraggio e lasciandoti alle spalle il pensiero negativo che ti frenava fino a d ora?
A questo punto, la tua credenza limitante è stata “sostituita”?
Se si, ripeti ogni giorno a te stessa, quali cose fantastiche potresti vivere se ti prendessi un po’ di tempo e prova a ripeterti che ad oggi stai rinunciando a queste cose fantastiche
Giunta alla fine di questo esercizio di a te stessa cosa puoi fare da subito per raggiungere l’obiettivo di uscire da sola e prenderti un po’ di tempo per te.
Il coaching è introspezione, è ragionamento, è conoscenza di sé se ti sei trovata bene con questo esercizio fammelo sapere mettendo like all’articolo, se invece hai dei dubbi scrivimi: li scioglieremo insieme.
Buone riflessioni!
Alla prossima
Simona
Comments